«E ottenuto da Dio di liberare il mondo dal Demonio, quell’uomo che lo chiese scoprì che le rose, il vino e le donne non sapevano più di niente, non avevano più gusto.» Parabola ebraica.
Abbiamo rinnegato i nostri demoni. Vittime dell’idea che ci sia un male da sconfiggere, un nemico che bisogna allontanare ed espellere, ci siamo resi degli esseri normali separandoci dal “male” che c’è in noi.
«Datemi un essere normale e lo guarirò», diceva Jung.
Sei arginato dentro una normalità che uccide l’individuo. Se invece accetti la contraddizione, anzi se ci vivi dentro, è un bene, perché forse hai una possibilità di diventare te stesso, cioè salvi la tua unicità, quella che ti traghetterà da un’altra parte.
«il tuo coinvolgimento totale è la cosa che più conta, l’unica via perché la vera trasformazione avvenga», cit. Osho.
Il male esiste, ci conviviamo tutti i giorni, è dentro di noi, non è fuori.
Non puoi più pensare che niente effettivamente sia al di fuori di te. Non c’è nessun evento, nessuna situazione, nessuna dinamica che sia realmente esterna a te. Dobbiamo accettare il nostro male, riconoscendo che esso esiste e che deve avere la sua parte nella vita, in questo modo gli togliamo la forza di sopraffarci.
Il passaggio di coscienza è proprio questo, l’integrazione, cioè il poter tenere insieme degli aspetti che invece la coscienza, nella sua forma meno espansa e ristretta, rifiuta.
Siamo detentori di un grande potere: Il potere di disporre di noi.
La facoltà di poter dire di SI o di NO, assumendoci la responsabilità della scelta.
Il Divino risiede proprio in questa danza fra gli opposti, nel mezzo tra il bene ed il male, il dubbio e la certezza. Tanto si ascende, quanto si discende.
Nel vangelo secondo Marco (7,21), Gesù afferma che: « è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono tutte le inclinazioni al male», non meno che al bene.
Come l’uomo debba destreggiarsi fra i due orientamenti?
«Amerai Dio con tutto il tuo cuore», ossia con le sue due inclinazioni, quella del bene e quella del male. L’uomo giusto non è colui che ha eliminato l’inclinazione al male, ma colui che se ne serve per andare a Dio.
Tu sei un mistero da scoprire. Hai un potenziale enorme, oltre ogni immaginazione. E non sei tu a farlo, ma la vita che scorre dentro di te e che si esprime attraverso di te. Lasciati quindi attraversare. La bellezza dello sconosciuto è proprio questo, è una creazione. La magia di questa creazione è che entri in scena Tu, non come ego ma come Verità.
Come essere unico...
Descrizione
In questo workshop sveleremo ed entreremo in contatto con i nostri demoni ma anche con i nostri angeli, invitandoli a danzare tra loro. Il lavoro corporeo sarà oltre che di integrazione anche di espansione del contenitore per ampliare la nostra capacità di stare dentro un’emozione, una sensazione, nel tempo che questa ci attraversa. Useremo tecniche di meditazione di carattere tantrico, esercizi di bioenergetica e principalmente la disciplina del TangoOlistico® per osservare le dinamiche che prenderanno forma e gestire i processi alchemici di trasformazione.
|